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Costruzione nuova ferrovia AV/AC Salerno-Reggio Calabria. Nota congiunta di un gruppo di Associazioni 0

05/03/22 – NOTA CONGIUNTA SULLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA FERROVIA AV/AC SALERNO-REGGIO CALABRIA DA PARTE DI UN GRUPPO DI CINQUE ASSOCIAZIONI 


Nota congiunta sulla costruzione della nuova ferrovia AV/AC Salerno-Reggio Calabria da parte delle Associazioni SVIMAR, Noi per il Territorio, Scalea Futuro, Circolo ACLI Metastasio, Consorzio Scalea Mare e Comitato per la Provincia della Magna Graecia:

“La questione relativa alla costituzione della nuova linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria sta diventando (finalmente) uno degli argomenti più dibattuti del momento, anche se sono davvero in pochi a conoscere realmente i progetti e si stanno iniziando a verificare i primi tentativi di strumentalizzazione politica.

Nella Riviera dei Cedri si sono delineati due orientamenti: il primo, perseguito dall’Amministrazione Comunale di Scalea, secondo il quale bisognerebbe opporsi alla realizzazione di questa nuova linea; il secondo invece, già da tempo supportato da un gruppo di Associazioni, non contrasta l’ipotesi progettuale ma ne chiede una sua integrazione con opere complementari, grazie alle quali sarebbe possibile migliorare l’accessibilità all’infrastruttura e favorire un sistema intermodale.

Nei giorni scorsi tale gruppo di cinque Associazioni, ha indirizzato una lettera all’Amministrazione Comunale di Scalea esprimendo forte preoccupazione per le azioni che si stanno intraprendendo, sottolineando che interventi con contenuti e modalità del genere rischiano di far escludere definitivamente l’Alto Tirreno Cosentino dal progetto. Tale missiva, i cui contenuti sono condivisi anche dal Comitato per la Provincia della Magna Graecia, è stata però totalmente ignorata.

Nello studio di fattibilità sono previste una ipotesi alternativa al Lotto 2 Praia-Tarsia ovvero il Lagonegro-Tarsia ed una seconda opzione di interconnessione che avverrebbe non a Praia ma a Sapri. Dunque nel caso in cui i comuni costieri iniziassero ad opporsi alla costituzione dell’opera, RFI potrebbe optare per un totale spostamento del nuovo tracciato.

La strategia sarebbe quella di assicurarsi le fermate con un ammodernamento della linea esistente. Questo non è tecnicamente perseguibile in quanto non permetterebbe il raggiungimento di 300 km/h. A dirlo è stato lo stesso Prof. Francesco Russo, invitato al convegno a Scalea, il quale sostiene che un upgrade della Tirrenica meridionale non porterebbe benefici apprezzabili, il risparmio di tempo sarebbe infatti solo di 20 minuti. Le linee AV/AC inoltre devono sorgere fuori dai centri abitati e senza stazioni intermedie lungo il tracciato. Sul Tirreno non ci sarebbe lo spazio per realizzare una cosa simile, salvo che non si vogliano abbattere le case!

Una piano improduttivo generato dalla non conoscenza dei progetti, per questo si afferma che la nuova ferrovia escluderebbe la Riviera dei Cedri, cosa non vera in quanto essa attraverserebbe i comuni di Tortora, Praia a Mare (dove si intersecherà con la linea tirrenica ed è prevista una fermata), San Nicola Arcella, Scalea, Orsomarso e Verbicaro. La linea storica poi non verrebbe dismessa ma continuerebbe a rimanere in esercizio.

Si deve inoltre rilevare una visione miope della questione, poiché non si tiene conto del fatto che uno degli obiettivi è quello di collegare il versante jonico con resto d’Italia. Il Lotto 2 Praia-Tarsia permetterebbe di raggiungere l’Arco Jonico con un risparmio di 90 minuti, senza dover fare il giro da Paola. Esso un domani potrebbe essere percorso non solo dai treni AV ma anche da Intercity e regionali, quindi la Riviera dei Cedri potrebbe essere collegata in meno di due ore con Catanzaro, Crotone e Corigliano Rossano. Non solo, sarebbe possibile istituire anche dei treni diretti con Taranto e Bari. Tutto questo oggi è inimmaginabile, si pensi a quali e quanti benefici potrebbero derivarne.

Ciò che hanno proposto le Associazioni è quanto dalle stesse già esposto in tempi non sospetti, ovvero una seconda interconnessione fra le due linee nel territorio di Scalea con una doppia diramazione: una in direzione nord ed una in direzione sud. Questo significherebbe che potenzialmente un domani si potrebbero avere dei collegamenti diretti e veloci non solo fra Praia e Catanzaro ma anche fra Catanzaro e Paola passando per Santa Maria del Cedro, Diamante, Belvedere tutti i comuni costieri. Sarebbe dunque un paradosso se i comuni della costa si opponessero alla costruzione!

Nel mese di ottobre era stata inviata una missiva con la quale si chiedeva di organizzare una riunione fra i sindaci di tutto il comprensorio e le Associazioni, questa però è rimasta lettera morta. Oggi invece l’Amministrazione di Scalea sotto suggerimenti di natura politica, ha inteso organizzare un convegno ma perdendo di vista quello che è l’obbiettivo da perseguire per questo territorio e non per altri, che magari godono anche di altre infrastrutture come gli aeroporti.

Nella nota del Comune di Scalea si citano le convenzioni nate in seguito alle fermate dei treni AV, senza ricordare che queste sono state ottenute esclusivamente grazie alle azioni messe in campo delle Associazioni così come la proposta di redigere un dossier.

C’è poi il sentore che si voglia strumentalizzare l’ambientalismo, una delle più nobili forme di volontariato, per perseguire altre finalità, tanto che si è indirizzata una lettera anche al Presidente del Parco Nazionale della Sila, peccato però che i Lotti prioritari non riguardino quell’area! Facciamo dunque appello agli ambientalisti perché non si lascino strumentalizzare e si discuta invece su quali possono essere le soluzioni più sostenibili.

É importante sapere coniugare la tutela ambientale con lo sviluppo economico. Questa è un’occasione unica e la storia ci insegna che le lotte ideologiche non hanno mai portato benefici. Evitiamo analisi e ricostruzioni fuorvianti senza cognizione di causa che creano solo allarmismo, esse non saranno di aiuto allo sviluppo del nostro territorio. Ostacolare le nuove infrastrutture, vuol dire ostacolare lo sviluppo ed è quello che al momento si vorrebbe fare.

Dunque se si vuole intraprendere un dibattito costruttivo, si tenga conto anche di orientamenti differenti che si basano su valutazioni tecniche e non su personali teorie o amicizie politiche.

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