FAC – Festival delle Arti e delle Culture torna a Diamante con JOYS: la Street Art ridisegna Largo Savonarola -

Nel vivace e mutevole panorama della Street Art, nuove tendenze e linguaggi continuano a emergere, offrendo inedite prospettive su tecniche, colori e forme di espressione. Dopo le iniziative di Street-Art, realizzate lo scorso giugno, FAC – Festival delle Arti e delle Culture torna a Diamante con un nuovo, straordinario appuntamento: protagonista di questa edizione è JOYS, uno degli artisti più riconoscibili e influenti della scena urban italiana. Dal 10 al 17 ottobre, il Festival accoglierà l’artista veneto, che con il suo inconfondibile stile geometrico e cromaticamente vibrante trasformerà la terrazza di Largo Savonarola in un vero e proprio playground artistico. Qui, linee e colori si intrecceranno per dare vita a un’opera site-specific capace di ridefinire lo spazio urbano, offrendo una nuova esperienza visiva e sensoriale ai visitatori.

Non sarà solo un intervento pittorico, ma un nuovo modo di vivere e percepire Diamante – la “Perla del Tirreno” – che si prepara a risplendere ancora una volta grazie all’energia, alla visione e alla sensibilità di uno degli interpreti più innovativi della Street Art contemporanea. Con JOYS la città di Diamante conferma la sua alta vocazione artistica aggiungendo una nuova opera alla suo grande patrimonio di arte muraria, mentre FAC – Festival delle Arti e delle Culture consolida il proprio ruolo di piattaforma d’incontro tra linguaggi artistici contemporanei e valorizzazione del territorio, proseguendo un percorso che intreccia arte pubblica, identità urbana e partecipazione collettiva.

Chi è JOYS

Cristian Bovo, in arte JOYS, nasce a Padova nel 1974, città in cui cresce e inizia il proprio percorso artistico. Come molti street artist della sua generazione, muove i primi passi sui treni, esprimendo la sua creatività attraverso il lettering, una forma pittorica che trasforma il nome o la “tag” in un’opera d’arte visiva. Nel 1996, durante una delle sue azioni, JOYS si accorge di come le lettere del suo nome – J-O-Y-S – si armonizzassero perfettamente con la forma squadrata dei finestrini dei vagoni: una scintilla che avrebbe acceso la fiamma della sua poetica visiva, ancora oggi in continua evoluzione. Da quel momento, JOYS ha saputo andare oltre il lettering tradizionale, adattando le lettere del proprio nome all’architettura e all’ambiente circostante. Le sue opere dialogano con lo spazio urbano, reinterpretandolo attraverso forme geometriche e colori intensi, in un gioco di equilibrio e movimento che trasmette energia ed emozione.

L’obiettivo dell’artista è rendere più vivaci e accoglienti gli scorci urbani, trasformando superfici anonime in luoghi di bellezza condivisa. JOYS ha così sviluppato un linguaggio personale, capace di fondere nome e disegno in un’unione indissolubile: un gesto che non è solo affermazione identitaria, ma anche ricerca interiore e continua sperimentazione visiva. Il suo tratto distintivo, fatto di ordine geometrico solo apparente, nasconde una complessità profonda, in cui ogni linea e colore trovano una precisa armonia. Un equilibrio che racconta non solo la maturità di un artista, ma anche la vitalità di una forma d’arte che continua a ridefinire i confini tra spazio pubblico, estetica e emozione.